Libertà per tutti i prigionieri di guerra ucraini!
Libertà per Denys Matsola e Vladislav Zhuravlev!
Nota degli attivisti ucraini della Lit-Quarta Internazionale
Durante l'aggressione imperialista russa contro l'Ucraina, le truppe di invasione hanno catturato migliaia di prigionieri di guerra appartenenti alle forze ucraine. Molte altre migliaia di soldati delle Forze armate della Federazione Russa - sia russi che stranieri - sono stati consegnati come prigionieri alle Forze di Difesa ucraine (Fdu). Tuttavia, il trattamento dei prigionieri da parte delle due parti è molto diverso. I filmati delle truppe russe che giustiziano i soldati ucraini con le mani legate dietro la schiena nello stesso luogo in cui sono stati consegnati i prigionieri sono tristemente noti e ampiamente diffusi. A ciò si aggiunge il grottesco spettacolo dei finti «processi sommari», dopo i quali i prigionieri ucraini vengono condannati a lunghe pene detentive. Inoltre, il comando russo ha consegnato più di 300 cadaveri di prigionieri ucraini, catturati vivi.
È difficile ottenere cifre precise, anche perché la Russia ha negato al Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc) la possibilità di incontrare i prigionieri, rendendo impossibile conoscere il loro numero effettivo e le condizioni della loro prigionia. I prigionieri di guerra ucraini rimpatriati e le organizzazioni per i diritti umani riferiscono di condizioni spaventose, trattamenti disumani e torture. D'altra parte, il regime di Putin, seguendo la lezione di Stalin, non ha interesse a rimpatriare rapidamente le migliaia di prigionieri delle sue truppe per due motivi: il problema sociale del loro ritorno in Russia, dopo ciò che hanno visto e vissuto sul fronte e nei territori occupati; e il fatto che una parte significativa di loro è costituita da ex detenuti assunti per scontare la loro pena nell'«Operazione militare speciale».
Secondo Amnesty International, «l’utilizzo sistematico dell’isolamento in prigionia dei prigionieri di guerra e dei civili ucraini da parte della Russia riflette una politica deliberata volta a disumanizzarli e a metterli a tacere, lasciando le loro famiglie in agonia in attesa di notizie sui loro cari (...). Le autorità ucraine ritengono che ci siano decine di migliaia di ucraini dispersi in circostanze non chiare. Molti sono probabilmente in detenzione, mentre altri potrebbero essere stati uccisi».
In questo contesto allarmante abbiamo ricevuto, da parenti di prigionieri di guerra e attivisti di solidarietà in Ucraina, questo appello di organizzazioni ucraine che riteniamo importante diffondere.
Per il rilascio degli attivisti di sinistra, difensori di Mariupol: Denys Matsola e Vladislav Zhuravlev
Da più di tre anni i prigionieri di guerra ucraini che hanno partecipato all'eroica difesa di Mariupol, Denys Matsola e Vladislav Zhuravlev, sono detenuti in Russia.
Entrambi non sono solo marines del 501° battaglione, ma anche noti attivisti di sinistra che da anni si battono con coerenza per i diritti umani, la giustizia sociale e contro ogni forma di autoritarismo, da Putin al regime oligarchico ucraino.
Denys Matsola è un giornalista, politologo, attivista per i diritti umani ed ex membro del sindacato studentesco indipendente di sinistra «Azione diretta» e dell'organizzazione «Movimento socialista». In Crimea ha difeso l'ambiente, ha sostenuto il movimento di resistenza dei tartari e, dopo l'occupazione, ha aiutato l'esercito ucraino. Operando a Kiev e a Leopoli, ha partecipato all'evacuazione dei civili, documentato i crimini di guerra e pubblicato articoli di analisi. Denys si è arruolato volontariamente nell'esercito nel 2021, convinto che la difesa dell'Ucraina sia anche una lotta per il futuro della giustizia sociale e della libertà.
Vladislav «Iskra» Zhuravlev è un anarchico, artista e volontario. Prima della guerra era attivo in iniziative culturali e sociali di base, si è schierato contro la repressione politica in Crimea e ha sostenuto pubblicamente le idee di autonomia, solidarietà e autogoverno. Dal 2017 ha prestato servizio in un battaglione dei Marines, dove in seguito ha invitato Denys.
Oggi, entrambi si trovano in cattività russa in condizioni disumane. Zhuravlev è tenuto in completo isolamento, senza alcuna comunicazione con il mondo esterno, e Matsola è in isolamento da più di due anni, mentre viene deliberatamente fatto morire di fame. Ci sono prove delle torture che ha subito, a causa delle quali la sua salute si è gravemente deteriorata.
La vita di entrambi è direttamente minacciata.
Questo caso dimostra chiaramente che le persone catturate dal regime russo non sono «neonazisti», come sostengono il Cremlino e la propaganda stalinista, ma rappresentanti del popolo: lavoratori, soldati, attivisti di varie tendenze, tra cui molti di sinistra, socialisti e anarchici. È proprio la diversità ideologica e sociale della resistenza ucraina che testimonia il suo carattere veramente democratico e popolare.
Il Cremlino non sta combattendo contro un’«ideologia», ma contro la volontà di difendere la libertà.
Rivolgiamo un appello urgente alle autorità ucraine: chiediamo l'immediata inclusione di Denys Matsola e Vladislav Zhuravlev nelle liste di priorità per lo scambio e di fare tutto il possibile per assicurarne il rilascio.
Chiediamo alle organizzazioni internazionali per i diritti umani, ai governi dei Paesi a regime democratico, ai movimenti di sinistra e antiautoritari di tutto il mondo di prendere posizione per la fine delle torture, la tutela dei diritti fondamentali dei prigionieri di guerra e di utilizzare tutti i meccanismi politici e mediatici per fare pressione sulla Federazione Russa.
Invitiamo le organizzazioni sociali e politiche di sinistra a sostenere la campagna di informazione e denuncia. Perché il silenzio non è più un'opzione. Denis e Vladislav sono i volti della resistenza che uniscono la lotta per la libertà del Paese a quella per un futuro sociale più giusto. La loro liberazione è una responsabilità comune.
Vista l'urgenza di questo appello, ribadiamo la richiesta di fare pressioni con messaggi sul Comando generale per il coordinamento del trattamento dei prigionieri di guerra, che si occupa delle questioni relative allo scambio di prigionieri. Questo comando coordina tutte le fasi di preparazione e attuazione degli scambi di prigionieri, compresa la formazione delle liste, la logistica e l'interazione con le organizzazioni internazionali.
Servono messaggi di organizzazioni sindacali, studentesche e per i diritti umani alle autorità del Comando generale per il coordinamento del trattamento dei prigionieri di guerra:
Iryna Vereshchuk, Ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati.
Tenente generale Kirill Budanov, capo della Direzione generale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino.
Generale di Brigata Dmitry Usov, Segretario del Comando Generale.
E-mail a cui inviare questo appello: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chiediamo alla Federazione Russa di rendere conto di tutti i prigionieri politici e di porre immediatamente fine agli abusi e alle torture nei confronti dei prigionieri.
Libertà per Denys Matsola e Vladislav Zhuravlev, libertà per tutti i prigionieri di guerra ucraini!
Stop alle torture e alle privazioni alimentari! Permettete ai prigionieri di comunicare con le loro famiglie!