
L’omicidio razzista con modalità mafiose di un bracciante e sindacalista, immigrato e africano, Sacko Soumayla, rappresenta il biglietto da visita del nuovo governo reazionario a guida Salvini-Di Maio.
Questo governo, ancora più di quelli che lo hanno preceduto, rivendica la propria natura reazionaria, essendo espressione di due forze politiche dichiaratamente razziste e xenofobe.
Il cambiamento di cui parlano i rappresentanti di questo governo è solo vuota fraseologia: nei fatti si tratta dell'ennesimo governo al servizio della borghesia (in particolare di quei settori più insofferenti all'asse tedesco-francese dell’imperialismo europeo, a sua volta socio di minoranza di quello statunitense), un governo nemico di lavoratrici e lavoratori, siano essi nativi o immigrati.
Nativo o immigrato lo stesso proletariato! Unità delle lotte!
Cittadinanza subito per tutti gli immigrati!
No al caporalato, no al lavoro schiavistico dei braccianti immigrati!
Per la cancellazione di tutte le leggi segregazioniste e razziste, dalla Bossi-Fini al pacchetto Ferrero-Amato alla Turco-Napolitano!
Sostegno all'autodifesa degli immigrati contro gli attacchi squadristi dei razzisti!
Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario per gli operai per consentire l'assunzione di tutti, nativi e immigrati!
Nazionalizzazione senza indennizzo delle grandi fabbriche e dei latifondi!
Siamo consapevoli che queste misure e le altre necessarie a impedire l’avanzare della barbarie capitalista non sono attuabili con questa macchina statale e la domanda che poniamo al proletariato è la seguente: cosa conta di più? la vita e il futuro di milioni di proletari e proletarie in Italia e miliardi nel mondo o il privilegio di un pugno di capitalisti? Per noi del Pdac e della Lega internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale la risposta è chiara e passa da subito per il sostegno alle manifestazioni di condanna del vile e barbaro omicidio del compagno Sacko Soumayla, dal fare appello a una sempre maggiore unità nelle lotte tra proletariato nativo e immigrato per la cacciata di questo governo reazionario, per un governo delle lavoratrici e dei lavoratori.
Lottiamo affinchè la mobilitazione permanente di lavoratrici, lavoratori e masse popolari nella lotta contro la borghesia e i suoi governi porti all'unica via d’uscita dalla crisi, la rivoluzione socialista mondiale, liberando l’umanità dalle catene del profitto e dalla barbarie.
Proletari di tutti i Paesi, Uniamoci!