a Piacenza coi lavoratori delle cooperative
Il Primo Maggio è internazionale,
lotta di classe contro il capitale!
a cura della redazione web

Un Primo
Maggio di lotta, una manifestazione diversa da quella di altre piazze quella
che si è tenuta a Piacenza. Organizzata dal SiCobas e dai lavoratori in lotta
delle cooperative ha visto la partecipazione combattiva di alcune centinaia di
lavoratori e giovani dei centri sociali e di Alternativa Comunista.
Non c'erano
sul palco e alla manifestazione né padroni né sindacati complici. Qui il Primo
Maggio è stato festeggiato come giorno di lotta della classe lavoratrice contro
quella padronale, degli sfruttati contro gli sfruttatori.
Prima di
partire in corteo, alcuni interventi dal palco: Mohamed Arafat, portavoce dei
lavoratori delle cooperative, ha sottolineato il perché la lotta dei lavoratori
delle cooperative sta guadagnando risultati, grazie all'unità, alla
combattività e alla solidarietà di centri sociali, di alcune organizzazioni
politiche, di lavoratori di altre città; Roberto Luzzi, del SiCobas, ha
ricordato il senso storico della giornata del Primo Maggio e la sua attualità
nelle lotte presenti; Francesco Ricci, a nome del Pdac, ha rimarcato la
differenza tra questa manifestazione di classe e quelle organizzate dalle
burocrazie sindacali di Cgil Cisl e Uil e rivendicato l'importanza del
carattere internazionale del Primo Maggio, che quest'anno festeggiamo con la
lotta a fianco delle rivoluzioni in Nord Africa e Medio Oriente e delle lotte
che infiammano tante piazze d'Europa; un giovane del centro sociale di Piacenza
ha ribadito l'importanza di una solidarietà attiva e militante a tutte le lotte.
Poi il corteo
ha attraversato le vie del centro di Piacenza, ritmando slogan come "via
via il foglio di via!" (in protesta contro le misure repressive assunte
dalla polizia contro Aldo Milani del SiCobas e altri compagni rei di aver
sostenuto la lotta delle cooperative); "il Primo Maggio non è una
ricorrenza, ora e sempre resistenza!"; "dall'Egitto alla Tunisia, con
le rivoluzioni li spazzeremo via!".
Prima di
arrivare in piazza, il corteo si è fermato a cantare l'Internazionale. Nella
piazza di arrivo, altri comizi: Luzzi (che ha ricordato il prossimo sciopero
del 15 maggio indetto dal SiCobas per continuare la lotta del settore delle
cooperative), un altro lavoratore dell'Ikea, Fabiana Stefanoni (che ha portato
la solidarietà di No Austerity, presente con il proprio striscione al corteo,
rimarcando come siano combattività e unità di classe a fare della lotta dei lavoratori
della logistica un esempio da imitare in tutta Italia, possibile punto di
riferimento per sostenere l'unione e il coordinamento di tutte le lotte in
vista di un loro sviluppo) e Luigi Brambillaschi, che è intervenuto a nome
della Rete di Solidarietà Jabil Nokia (un'altra tra le lotte più importanti e
radicali) e come aderente al coordinamento di lotta No Austerity, che in questi
mesi sta crescendo appunto con l'intento di unire le lotte che oggi, seppure
ancora frammentate, iniziano a svilupparsi anche in Italia. Brambillaschi ha
invitato a dare il pieno sostegno alla lotta dei lavoratori del San Raffaele di
Milano, un'altra delle lotte più importanti di questo periodo.
Infine Arafat
ha salutato i manifestanti dando appuntamento alle prossime scadenze di lotta,
degna conclusione di un Primo Maggio che ha visto uniti lavoratori e giovani,
nativi e immigrati, perché, come recita uno degli slogan più scanditi dalla
manifestazione: "il Primo Maggio è internazionale, lotta di classe contro
il capitale!"