Partito di Alternativa Comunista

Milano, via Corelli: storie di ordinaria disperazione

Milano, via Corelli:

storie di ordinaria disperazione

 

 

di Pdac – sezione di Milano

 

 

 

Nella serata di domenica 6 dicembre, nel centro per il rimpatrio (cpr) di via Corelli a Milano, gli immigrati «ospiti», disperati e sottoposti a condizioni disumane, rinchiusi, anche da mesi, dalla prepotente coercizione di uno Stato al servizio di quello stesso sistema che ha generato la loro disperazione e quella di miliardi di proletari nel mondo, si sono ribellati dopo il drammatico tentativo di suicidio di un uomo di 36 anni. i fatti si iscrivono in una lunga serie di rivolte (l’ultima il 20 novembre) che hanno interessato il centro di via Corelli.
Le condizioni igieniche e sanitarie dei Cpr di tutta Italia sono ormai ben note, gli spazi angusti e la repressione non si fa attendere; condizioni che hanno spesso portato alla morte di donne e uomini, come ci hanno raccontato le cronache sul caso di Gorizia.
Questi centri di detenzione, prima Cpt, poi Cie, poi reinventati da Minniti (PD) in Cpr e mantenuti saldamente da tutti i governi borghesi di ogni colore, sono a tutti gli effetti dei moderni lager urbani finalizzati a sottoporre a condizioni detentive immigrati che non hanno commesso alcun reato, se non quello di non avere un regolare permesso di soggiorno.
L'imperialismo genera le condizioni di miseria e di sfruttamento nei Paesi poveri del mondo, alimentando flussi migratori dovuti alla disperazione economica: milioni di donne e uomini scappano verso i Paesi europei e nordamericani, dove verranno sfruttati in condizioni estreme, al di fuori della stessa legalità borghese, per poi fare una vita di stenti, da clandestini, rischiando di essere rispediti in quegli stessi inferni da cui provenivano.
Il Partito di alternativa comunista rivendica la chiusura immediata del Cpr di via Corelli a Milano come di tutti i cpr d’Italia, la regolarizzazione di tutti gli immigrati e la parità di condizioni nei luoghi di lavoro rispetto ai lavoratori autoctoni, affinché la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e quella degli immigrati sia unita e rafforzata contro il capitalismo, sistema barbaro che affama e sfrutta le masse popolari per arricchire una minoranza di miliardari.

 

NO AI CPR! REGOLARIZZAZIONE IMMEDIATA PER TUTTI I MIGRANTI!

GLI UNICI STRANIERI SONO I PADRONI!

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