
Possiamo dire già da ora che il governo di centrosinistra (preso a modello per anni da tutta la sinistra riformista) ha fatto male i conti. E le immagini del poderoso sciopero dei lavoratori della metro di San Paolo sono una delle molte conferme: dal 5 al 10 giugno questi lavoratori sono riusciti a paralizzare una delle più grandi metropoli del mondo, provocando un ingorgo stradale che ha raggiunto 209 chilometri di code, rivendicando aumenti salariali sostanziosi e rifiutando tutti gli accordi al ribasso che sono stati loro proposti.
Una lotta diretta dalla Csp-Conlutas, il più grande sindacato di base del continente con più di tre milioni di iscritti e in cui svolgono un ruolo di primo piano i nostri compagni del Pstu, il nostro partito fratello, sezione brasiliana della Lit-Quarta Internazionale, di cui il Pdac è sezione italiana. Altino De Melo Prazeres, il presidente del sindacato dei trasporti di San Paolo, che la stampa definisce "l'uomo che mette a rischio l'apertura dei mondiali", è infatti un dirigente del Pstu.
Questi lavoratori non sono soli: ci sono gli edili di Santos, gli operai della General Motors, i lavoratori della pulizia di Rio de Janeiro; da oltre un mese sono in sciopero gli insegnanti, preceduti dalle lotte dei lavoratori del settore petrolifero contro la privatizzazione della compagnia statale, poi diversi settori popolari e il movimento studentesco.
Tutti questi settori in lotta, riuniti nello Spazio di unità di azione, di cui fanno parte Conlutas insieme ad altre organizzazioni, hanno lanciato una campagna per concentrare e unificare tutte le mobilitazioni intorno ai Mondiali, a partire dalla grande mobilitazione nazionale del 12 giugno, data di inaugurazione della Coppa.
Alternativa Comunista aderisce a questa campagna e fa appello in Italia a tutte le organizzazioni della sinistra conflittuale, politica e sindacale, a esprimere una solidarietà militante nei confronti dei lavoratori in lotta in Brasile: è fondamentale diffondere le notizie che i media censurano, organizzare azioni di solidarietà con questa mobilitazione, partecipare ad iniziative unitarie di lotta, come quella del 12 giugno sotto il consolato brasiliano a Milano, promossa da No Austerity, dal Si Cobas e da altre sigle politiche e sindacali, e a cui aderisce anche Alternativa comunista.