Partito di Alternativa Comunista

Brasile Rio de Janeiro: fascisti attaccano i cortei

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Rio de Janeiro: fascisti attaccano i cortei

 

 

Pstu – Rio de Janeiro

Ieri, 20 giugno, la città di Rio ha visto svolgersi la più grande manifestazione del Paese. Le stime parlano di un milione di persone scese in piazza nel centro della capitale fluminense per celebrare la storica vittoria del ritiro degli aumenti delle tariffe dei trasporti a Rio, San Paolo e decine di altre città nel Paese, e per mostrare che i settori mobilitati rivendicano ben altro che i 20 centesimi di real di riduzione e che continueremo le proteste nelle strade.

Ma la disputa per la direzione del percorso di questo immenso movimento ha posto la borghesia e i movimenti sociali e partiti della sinistra in fronti opposti. Perciò la borghesia, i governi e i grandi mezzi di comunicazione hanno fatto una svolta passando a difendere e persino convocare le manifestazioni. Il loro obiettivo, però, è spingere settori reazionari, che prima erano contrari alle manifestazioni, a scendere in campo per dividere e screditare la giusta lotta della classe lavoratrice e dei giovani!

L’incessante invettiva contro la presenza dei partiti politici, in particolare il Pstu, levata dalla grande stampa e dai governi e da figure note degli ambienti più reazionari della politica brasiliana, come il deputato Jair Bolsonaro, con l’appello ad impedire che partiti politici e organizzazioni sindacali “rubino opportunisticamente la direzione delle manifestazioni”, ha un obiettivo: impedire l’affermazione di un’alternativa di lotta organizzata e di sinistra in questo processo.

 

Un giorno dopo l’aggressione generalizzata da parte di bande neonaziste ai militanti dei partiti e sindacati che ha provocato numerosi feriti tra le file dei movimenti sociali, la grande stampa – come ad esempio il giornale O Globo e la rete Globo News – cerca di criminalizzarci mostrando il cordone di protezione che abbiamo realizzato insieme a militanti di altre organizzazioni (Pcb, Psol, Pcr, studenti indipendenti e persino attivisti del Pt, PCdoB e Psb) per proteggere il corteo.

Non nascondiamo, anzi riconosciamo e consideriamo persino in qualche modo progressivo, il ripudio massiccio ai partiti politici e alle istituzioni statali. Alla fin fine, da sempre la borghesia e il Pt di Lula e Dilma, giungendo al governo federale, governano contro la classe lavoratrice attaccando i suoi diritti basilari come il trasporto, la sanità, l’istruzione, la casa e i salari.

Purtroppo, come sempre, i media cercano di falsare le cose secondo la loro convenienza, mostrando solo il cordone di protezione a difesa dei militanti e non invece le bande di aggressori formati da persone incappucciate dal fisico palestrato, probabilmente buttafuori, che hanno lanciato provocazioni per tutta la durata del corteo. Di fatto, l’invettiva contro la presenza dei partiti serve proprio per incentivare queste aggressioni contro di noi; ma noi ci difendiamo e ci difenderemo sempre rispetto a questa situazione, rifiutando la criminalizzazione fatta dai media e dal governo.

 

Affermiamo che questo proposito viene criminosamente strumentalizzato dall’apparato poliziesco, da settori fascisti e da bande di emarginati, per attaccare i comunisti, socialisti, attivisti studenteschi, sindacalisti e altri settori di sinistra.

Il Pstu proclama pubblicamente che nessuna aggressione è partita da militanti della sinistra, ma anzi dai provocatori, che si sono fatti forti di tutta un’istigazione attraverso i social network e la grande stampa già da prima della manifestazione di ieri, e che ha già prodotto ad esempio le minacce da parte della banda Combat 18, con attentati alle sedi del Pstu e del Pcb e l’aggressione di un nordestino a Niteroi.

Affermiamo anche che vogliamo sempre l’unità di tutti coloro che lottano, partecipando alle assemblee e ai forum di preparazione delle manifestazioni, che rispettiamo in ogni caso tutti i settori onesti e combattivi che vi partecipano e che non arretreremo di fronte a nessuna aggressione fascista, poliziesca o di teppisti infiltrati.

 

·         Non lottiamo solo per 20 centesimi!

·         Per la continuità delle mobilitazioni! È possibile conquistare altri successi!

·         Per l’attacco ai profitti degli imprenditori dei trasporti! Contro l’esenzione fiscale!

·         Per la nazionalizzazione senza indennizzo dei mezzi di trasporto!

·         Per i trasporti gratuiti!

·         Meno soldi per la Coppa e le Olimpiadi e più risorse per sanità, istruzione e trasporti!

·         Aumento generalizzato dei salari!

·         Contro la criminalizzazione e repressione dei movimenti sociali!

·         Per la smilitarizzazione della Polizia Militare!

·         Per una milizia civile unificata e controllata dai lavoratori!

·         In difesa delle libertà democratiche e della libera manifestazione delle organizzazioni sindacali, studentesche e dei partiti politici!

·         Fronte unico delle organizzazioni dei lavoratori e dei movimenti sociali organizzati contro i gruppi fascisti! Per la mobilitazione permanente della classe lavoratrice per conquistare le nostre rivendicazioni!

·         Né Pt, né destra! Per un governo dei lavoratori!

 

 

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