Mobilitiamoci in difesa dell'Iran e della Palestina!
Respingiamo l'aggressione militare statunitense e sionista!
Segretariato Internazionale della Lit-Quarta Internazionale
Gli Stati Uniti hanno attaccato direttamente l'Iran, unendosi così all'aggressione sionista israeliana contro quel Paese. Hanno utilizzato gli aerei più moderni del mondo e le bombe (non atomiche) più potenti per attaccare un Paese semicoloniale.
L'argomento utilizzato - «L'Iran non deve avere armi nucleari» - è l'espressione più cinica dell'arroganza imperialista. Chi lo dice è il Paese imperialista che possiede più armi nucleari, alleato con un'altra potenza nucleare, Israele: esigono l'esclusività del loro potere di distruzione.
Una brutale offensiva militare
Si tratta di una brutale offensiva militare imperialista che deve essere condannata dagli attivisti di tutto il mondo. Non si tratta di un'altra guerra: è la continuazione su più ampia scala del genocidio sionista israeliano su Gaza. È il tentativo di imporre il terrore militare sui popoli del mondo.
I rivoluzionari di tutto il mondo hanno il dovere di stare nella trincea militare dell'Iran in questa guerra, perché si tratta dell'attacco del Paese imperialista più potente del mondo contro un Paese semicoloniale.
Il risultato di questa guerra influenzerà i processi di lotta di classe in tutto il mondo. Se l'imperialismo vincerà, legittimerà il suo intervento militare a livello globale. Se perderà, si rafforzeranno le lotte delle masse popolari contro lo sfruttamento a livello internazionale.
Il risultato non è scontato. L’esito di questa guerra non dipenderà solo dalla superiorità militare imperialista. In tutto il mondo sta iniziando una nuova ondata di mobilitazioni che potrebbe essere molto più grande di quelle esistite fino ad ora, riflettendo l'enorme polarizzazione sociale e politica che potrà scatenarsi dall’intervento militare statunitense.
Questa presa di posizione non significa, da parte nostra, alcun sostegno politico al regime degli ayatollah iraniani, una dittatura al servizio della borghesia, costruita attorno allo Stato nato dalla rivoluzione iraniana del 1979 e che quella rivoluzione ha schiacciato. Difendiamo la più completa indipendenza politica dal regime iraniano.
Gli Stati Uniti e Israele hanno due obiettivi militari e politici ben definiti: distruggere la capacità nucleare iraniana e rovesciare il regime degli ayatollah per imporre un nuovo governo legato alla famiglia dell'ex scià Reza Pahlevi, rovesciato dalla rivoluzione del 1979. Riusciranno a raggiungere questi obiettivi? In questo momento, nessuno può prevedere l'esito di questo conflitto. Finora, nonostante la superiorità militare e il massacro di 60.000 palestinesi, Israele non ha raggiunto i suoi obiettivi a Gaza, cioè la distruzione di Hamas e il salvataggio degli ostaggi. L'esito di questo conflitto è ancora aperto.
L’imperialismo può essere sconfitto
L'imperialismo è già stato sconfitto in passato in Vietnam, così come in Iraq e Afghanistan, e questo può accadere nuovamente. Ciò dipenderà dalla continuità della Resistenza palestinese e iraniana e dall'ampiezza delle mobilitazioni contro l'imperialismo in tutto il mondo.
Gli imperialismi cinese e russo si limitano a dichiarazioni diplomatiche contro l'intervento militare statunitense. Nonostante le loro alleanze con il regime iraniano, non sono disposti ad affrontare militarmente l'imperialismo statunitense. Putin, cinicamente, tratta l'Iran come merce di scambio con l'Ucraina, privilegiando il suo accordo con Trump sull'Ucraina piuttosto che la sua alleanza con l'Iran.
I governi imperialisti europei sono intervenuti in difesa dell'attacco statunitense o si sono limitati a difendere una soluzione diplomatica. Non esiste un imperialismo «progressista».
Ci uniamo agli appelli che si stanno diffondendo in tutto il mondo per organizzare mobilitazioni nei prossimi giorni contro l'alleanza controrivoluzionaria degli Stati Uniti con Israele contro l'Iran. Vedremo la risposta delle masse del mondo a questa brutale aggressione.
Sarà possibile sconfiggere l'imperialismo se si svilupperanno negli Usa mobilitazioni come quelle contro la guerra in Vietnam; se ci saranno mobilitazioni di massa nei Paesi imperialisti europei, combinate con azioni dirette e scioperi, dove possibile.
È fondamentale riprendere la primavera arabe per rovesciare i governi e i regimi arabi alleati degli Stati Uniti e di Israele, come l'Egitto, la Giordania e l'Arabia Saudita. Solo così l'enorme sostegno politico delle masse arabe ai palestinesi potrà trasformarsi in un sostegno militare efficace alla lotta di Gaza.
Una nuova intifada deve scuotere i territori palestinesi per unirsi alla lotta di Gaza.
Per la sconfitta dell'imperialismo statunitense e israeliano! Per la vittoria dell'Iran e della Palestina!
Boicottaggio e rottura delle relazioni economiche e politiche dei governi con Israele!
Nessuna fiducia politica nel regime degli ayatollah!
Per la distruzione dello Stato di Israele! Palestina libera, dal fiume al mare!
22 giugno 2025